La leadership è la capacità di guidare sé stessi e la propria vita al meglio prendendo decisioni efficaci, e far crescere e guidare altri Leader passando loro il testimone. Full Stop.
Tale assunto è il mio punto di vista rispetto alla leadership.
Ci sono ottimi maestri e maestre che ispirano allievi. Molti di noi si sono appassionati a qualche materia in particolare (matematica, filosofia, storia etc) semplicemente perché chi trasferiva il sapere era un Leader naturale.
Ci sono fantastiche mamme e papà in grado di trasmettere la corretta fiducia ai figli
affinché crescano sicuri, equilibrati e in grado di auto-determinarsi. Anche loro sono
Leader di successo!
Nella maggior parte dei casi, nella mia esperienza professionale, la leadership prescinde dal genere.
Sono consapevole di poter attirare qualche critica, del resto il mio è semplicemente un punto personale di osservazione.
Da svariati anni si parla di leadership “al femminile”. Nell’Agenda ONU 2030 c’è l’obiettivo di incrementare il numero di donne in posizioni apicali. Premetto che sono perfettamente d’accordo e ritengo sia opportuno scolarizzare in maniera espansiva le ragazze dei paesi più disagiati per favorire loro all’ingresso nel mondo del lavoro e politico, desidero – per quanto invece riguarda l’occidente – condividere una mia riflessione.
Ci sono in Italia Aziende “multinazionali” che hanno sul tavolo tale obiettivo e che
promuovono donne oppure, rispetto a nuove assunzioni, prediligono o addirittura hanno l’obbligo dalla casa madre di inserire figure femminili per promuovere la “Leadership al femminile”.
Il rovescio della medaglia che intravedo è una discriminazione al contrario verso gli uomini.
So di uomini competenti in Aziende prestigiose “in odore di promozione” scavalcati a piè pari da risorse femminili assunte per ricoprire le posizioni aperte. Ciò comporta forti (fortissimi e inconfessabili) “mal di pancia” a alcuni uomini molto in gamba e, dal mio punto di vista, se i Manager sono talentuosi è verosimile che prima o poi lascino l’Azienda per altre opportunità oppure sfide imprenditoriali. Tale rischio inevitabilmente comporta la fuoriuscita di preziose risorse di Capitale Umano.
Per concludere, io sono a favore dell’inclusione, della diversity e dell’integrazione delle donne in ruoli maggiormente strategici e di potere: ça va sans dire.
E’ importante, dal mio punto di osservazione, che ciò avvenga in maniera graduale, strategica e mirata offrendo pari opportunità “all’ingresso” dei percorsi di carriera sia ai ragazzi junior che alle ragazze junior.
Qualche giorno fa durante una conferenza ho sentito parlare ancora di “sesso forte e sesso debole”. Concetti desueti e superati. Peccato che la professionista che faceva l’intervento ha concluso dicendo che il sesso forte è quello delle donne e sono più abili nel manifestare la leadership…. Scivolando inevitabilmente nella discriminazione al contrario verso gli uomini.
La leadership è la leadership. Full Stop.
Repetita iuvant:
La leadership è la capacità di guidare sé stessi e la propria vita al meglio prendendo decisioni efficaci, e far crescere e guidare altri Leader passando loro il testimone. Full Stop.
Tale assunto è il mio punto di vista rispetto alla leadership scevro totalmente dal gender.